Ci sono diversi fattori che permettono a una persona di svolgere il proprio lavoro nel miglior modo possibile. Il lavoratore si affida alle abilità, alle conoscenze e all’esperienza che possiede per soddisfare le aspettative su di lui ripiegate. Tuttavia, per poter sfruttare efficacemente le sue capacità professionali, è necessario che lavori in un’ambiente e situazione completamente sicuro e dotato di dispositivi per la tutela della salvaguardia del personale. Per questo è importante la figura del Preposto alla sicurezza, colui che ha il compito di assicurare la salute e la sicurezza dei dipendenti; di fatti, da pochi mesi la sua nomina è diventata obbligatoria la sua presenza per specifici lavori.

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Chi è il Preposto alla sicurezza?

Il Preposto alla sicurezza è colui che, all’interno di un ambiente lavorativo, ha l’obbligo di garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti di un’azienda. In particolar modo, deve controllare e verificare che i lavoratori, mentre svolgono le proprie attività professionali, rispettino le procedure e le norme finalizzate a prevenire qualsiasi tipo di rischio e pericolo in cui potrebbero incorrere. (*)

La carica del Preposto alla sicurezza è regolata dal Decreto Legislativo 81/2008. Successivamente, è stata emanata la Legge 215/2021 per modificarne alcuni aspetti riguardanti la materia della formazione del preposto. Tuttavia, queste modifiche non sono ancora entrate in vigore, poiché necessitano della pubblicazione del nuovo Accordo Stato Regione (prevista entro il 30 giugno 2022 e in seguito convocata il 06 luglio 2022). Quindi, il tema della formazione è vincolato tutt’ora all’Accordo Stato Regione del 21 dicembre 2011.

Nel D.Lgs. 81/2008 sono espressi la definizione del ruolo del Preposto alla sicurezza, gli obblighi e doveri a cui deve sottostare e la formazione che deve seguire per essere riconosciuto legalmente come tale. Quindi, ogni azienda è obbligata ad avere almeno una persona che assuma questo ruolo.

Quali mansioni svolge il preposto?

Diverse sono le mansioni che un Preposto alla sicurezza deve seguire per poter compiere adeguatamente il proprio dovere :

  • sovrintendere e vigilare sull’operato dei lavoratori, prestando attenzione che agiscano secondo gli obblighi di legge e rispettino le disposizioni aziendali per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro. Inoltre deve controllare che siano in grado di utilizzare i mezzi di protezione collettivi e i dispositivi di protezione individuale disposti dall’impresa. In caso di trasgressione, il preposto può interrompere i lavori e informare i propri superiori;
  • verificare che le zone particolarmente a grave rischio di pericolo siano visitate solo da persone adeguatamente informate su come comportarsi;
  • richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza, e guidare i lavoratori per permettergli di allontanarsi dalle zone pericolose;
  • informare il prima possibile coloro che sono esposti a situazioni di pericolo e istruirli sui comportamenti da adottare;
  • astenersi dall’incitare i lavoratori a riprendere i lavori in situazioni di pericolo grave e immediato (può farlo solo in casi particolari);
  • segnalare in tempi brevi i dispositivi o le condizioni non conformi per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori al datore di lavoro o al dirigente;
  • interrompere temporaneamente le attività ogni talvolta ritiene che i lavoratori siano esposti a situazioni e/o condizioni di pericolo;
  • frequentare gli appositi corsi di formazione obbligatori per il ruolo di Preposto alla sicurezza.

Inoltre, la sua presenza è obbligatoria per le seguenti attività:

  • Lavori di montaggio e smontaggio di opere provvisionali;
  • Lavori di costruzione, sistemazione, trasformazione o smantellamento di una paratoia o di un cassone;
  • Lavori di demolizione;
  • Lavori svolti all’interno di spazi confinati;
  • Lavori di installazione di segnaletiche stradali;
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Chi può assumere il ruolo di preposto?

Il Preposto alla sicurezza è una figura “capo”: è colui che può decidere e dirigere i lavori, poiché deve guidare i dipendententi affinche rispettino le norme di sicurezza e salute. Per tanto, il datore di lavoro ha il compito di individuare la persona più adatta all’interno dell’azienda per svolgere questa carica. Una volta scelto, lo si nomina e lo si investe, così che assumi il ruolo “officialmente”.

L’investitura prevede nei documenti relativi alla nomina siano riportare almeno quattro informazioni:

  • le generalità del preposto incaricato;
  • i compiti attribuiti e relativi poteri;
  • la data di nomina;
  • la firma di accettazione da parte del preposto nominato;

Con questa investitura la persona prescelta è officialmente e legalmente il Preposto alla sicurezza dell’impresa (definito anche preposto di diritto).

Tuttavia, un preposto non deve essere obbligatoriamente sottoporsi ad un’investitura per poter svolgere i propri doveri. Anzi, ci sono situazioni in cui, sebbene ci sia un preposto di diritto, è qualcun altro a svolgere le sue funzioni. In questo caso, ovvero quando c’è una persona che viene riconosciuta come “capo” dai suoi colleghi perché gestisce i lavori secondo le direttive necessarie per garantire la sicurezza e la salute nell’ambiente aziendale, ma non è stata officialmente sottoposta all’investitura dal datore di lavoro o il dirigente, si parla di preposto di fatto.

Il preposto di diritto e il preposto di fatto sono figure regolate dal D.Legs 81/2008. Ciò significa che entrambi ricorrono a sanzioni civili e penali nel caso vengano a meno alle loro responsibilità. Il preposto di diritto non è esente dall’assumersi le responsabilità derivate dal suo ruolo se a commettere un’inadempienza è il preposto di fatto.

Per i reati contravvenzionali le sanzioni previste sono l’arresto (da uno a tre mesi) e/o la multa (l’importo varia da €300 a €2000 in base alla gravità del reato).

Quale formazione deve seguire il preposto?

Come già abbiamo detto, la formazione necessaria per assumere il ruolo da preposto è regolata dagli articoli contenuti nell’Accordo Stato Regioni del 12 dicembre 2011, che ne espongono i contenuti, la durata e la periodicità.

Indipendetemente che sia un preposto di diritto o un preposto di fatto, è fondamentale che abbiano eseguito la formazione, altrimenti non possono coprire questa carica. Ci sono due tipi di formazione, ambedue obbligatorie: 

  • Formazione di Base: si tratta di un percorso di formazione sulla salute e sicurezza per lavoratori e le ore dedicatogli si dividono in base al livello di rischio (6 ore per rischio basso, 12 ore per rischio medio e 16 ore per rischio alto);
  • Formazione Particolare Aggiuntiva: con un minimo di 8 ore, si tratta di un corso focalizzato sulla sicurezza per preposti. In caso di necessità, alcuni moduli possono essere seguiti in modalità e-learning (comunque una parte del corso deve essere obbligatoriamente seguita in presenza);

Inoltre, si ricorda che il Preposto alla sicurezza deve svolgere ogni 5 anni un corso di aggiornamento per preposti dalla durata minima di 6 ore. 

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